Cerca nel blog

domenica 28 luglio 2019

Parco Nazionale di Komodo in Indonesia: un paradiso per gli amanti delle immersioni e della natura

Il Parco Nazionale di Komodo è per molti viaggiatori che vanno in Indonesia un sogno che diventa realtà in quanto è possibile vedere sia i varani che un incredibile flora e fauna marina.
Il modo più semplice per visitare il Parco Nazionale di Komodo è organizzare il tour da Labuan Bajo.
La città è piuttosto piccola e la maggior parte delle attività sulla strada principale sono agenzie di viaggio, centri diving, minimarket e centri massaggi.

La Batik Air ha nuovi voli da Jakarta a Labuan Bajo, ma è meglio prenotare con largo anticipo, specialmente ad Agosto perché è alta stagione e al momento c'è un solo volo diretto al giorno.
È possibile volare a Labuan Bajo anche da Denpasar con diverse compagnie.

Un taxi dall'aeroporto al centro città costa 100.000 IDR e per un punto all'altro della città 50.000 IDR. Sembra che siano tassi fissi ma si può comunque provare a contrattare (specialmente con i moto taxi).
Le agenzie di viaggio offrono diversi pacchetti per visitare alcune isole nel parco nazionale di Komodo. La maggior parte di queste isole non è abitata, quindi non è possibile pernottare lì, ma si possono fare delle mini crociere con pernottamento a bordo che ritengo sia un'esperienza fantastica.
I tour di 1 giorno vanno bene se si vuol solo visitare le due isole di Komodo e Rinca e godersi un bel bagno di sole sulla spiaggia rosa (nel prezzo di solito è compreso l'affitto di pinne e maschera per fare snorkeling, ma l'acqua è abbastanza fredda, la barriera corallina non è una delle migliori della
zona e la spiaggia è così invitante che vale la pena di essere un po 'pigro e rilassarsi sotto il sole).

Le cosa migliore tuttavia è secondo me quella di fare un tour di 2 giorni e 1 notte o 3 giorni e 2 notti, che permettono di visitare più isole oltre a Komodo  e Rinca, fare snorkeilng al Manta Point (se si è fortunati si possono vedere le mante!!!) e fare escursioni sull'isola di Padar poco prima del tramonto e
altro ancora.
Isola di Padar al tramonto

A meno che non si voglia spendere una fortuna per una cabina privata, bisogna tuttavia essere pronti a dormire sul ponte della barca all'aria aperta con un solo bagno disponibile per tutti. Il personale della barca fornirà materasso, coperte e cuscini.
Il cibo sulla barca è abbastanza buono e viene cucinato giornalmente dallo chef della barca.
Caffè, tè e acqua sono sempre disponibili e lo staff farà del suo meglio per rendere il vostro soggiorno il più confortevole possibile.
Naturalmente se è trascorso una piacevole crociera è sempre bene lasciare una piccola mania alla fine del viaggio.
In alta stagione (agosto) il tour di 2 giorni dovrebbe costare circa 800.000 IDR, ma a seconda di quanto sia confortevole la barca e di quale tipo di alloggio
si sia scelto può essere molto più alto (1.500.000 IDR per cabina privata con aria condizionata).
Il tour di 1 giorno dovrebbe essere più economico, circa 400.000 ID in alta stagione.
Vi consiglio di chiedere il prezzo a un'agenzia di viaggi diversa e di chiedere loro anche di mostrarvi una foto della barca e dei servizi forniti.
Alcuni di essi includono il prelievo in hotel, i cinema in barca e altro ... tutto dipende dal budget, da ciò che si desidera e da quanto si è bravi a contrattare.

Se si fanno immersioni, non ci si può assolutamente perdere di farne qualcuna nel parco di Komodo, e ovviamente uno dei siti più ambiti è Manta Point.
Il sito in sé non è bello in quanto la maggior parte del corallo è morto, ma osservare le mante che nuotano a pochi metri di distanza è semplicemente fantastico.
Immersione con le mante

Ancora una volta consiglio di chiedere il prezzo a diversi diving center e di prenotare con la compagnia che sembra più professionale come sicurezza
che, quando si parla di immersioni, è sempre la cosa più importante. Chiedere sempre di poter dare un'occhiata all'attrezzatura prima di prenotare
l'immersione e se hanno un primo kit di emergenza sulla barca.
Se possibile parlate con il dive master e avvisatelo nel caso sia da molto tempo che non fate immersioni in modo che possiate decidere se è meglio fare un refresh o meno.
Una giornata di 3 immersioni con pranzo e a volte la colazione dovrebbe costare circa 1.400.000 IDR a persona ... ovviamente a seconda del servizio dato potrebbe essere un po 'di più o un po 'meno.
Personalmente ho scelto il Divers Paradise (proprio accanto a Komodo Tours & Travel) perchè mi sono sembrati abbastanza professionali e l'attrezzatura era ben tenuta.
Un'altra opzione per i subacquei è una crociera di qualche giorno che viene organizzata da alcuni Diving.
In questo modo si ha la possibilità di fare immersioni nella maggior parte dei siti piu' belli di Komodo (a seconda del numero di giorni prenotati e del livello della licenza di immersione).
Di solito si fanno 3 immersioni al giorno, ma in alcuni giorni saranno solo 2 in modo da avere il tempo di fare qualche escursione o di guardare i varani
a Komodo o Rinca.
Immergersi nel parco marino di Komodo costa 175.000 IDR di tasse per il parco al giorno durante la settimana e 250.000 IDR la domenica e i festivi, mentre le escursioni a Komodo con una guida (è obbligatorio, poiché l'escursionismo da soli è troppo pericoloso) costa 65.000 IDR di tasse per parco durante la settimana e 100.000 IDR la domenica e i festivi.

Rinca è meno costosa 25,000IDR durante la settimana e con più opportunità di vedere i draghi in quanto è più piccola di Komodo.
Su entrambe le isole si può scegliere il tipo di escursione che si desidera fare con la guida. Hanno 3 livelli diversi: piccolo, medio e lungo, a seconda di quanto tempo si ha e quanto si è in forma e soprattutto di quanto fa caldo.
Il più lungo non è così lungo alla fine ma salire le colline sotto il sole equatoriale senza alcuna vegetazione a far ombra può essere piuttosto difficile
se non si è abituati ai climi caldi.

I draghi di Komodo ci hanno accolto in spiaggia al nostro arrivo.

Ho prenotato la mia crociera di 2 giorni e 1 notte con Komodo Explorer Tour & Travel -JlnSoekarno Hatta No.84.
La barca non era una delle migliori, ma il cibo era buono e il personale era molto gentile anche se non parlava inglese.
L'agenzia di viaggi è collegata con l'hotel Gardena accanto che possiede anche alcuni bungalow sull'isola di Seraya a 35 minuti di barca da Labuan Bajo.
L'isola non è nel parco nazionale e le capanne al Seraya Sunset Beach sono molto essenziali, ma è uno dei posti più economici che ho trovato sulle isole
vicine.


Il "resort" è gestito da Paul, un indonesiano molto gentile e disponibile.
Ovviamente l'elettricità sull'isola non arriva e nel "resort" accendono il generatore dalle 18.30 circa alle 22,00.
Lo snorkeling su questo lato dell'isola non è un gran che e ad Agosto nel pomeriggio arriva la bassa marea, consiglio di farlo dall'altra parte dell'isola (ci si arriva con una passeggiata di 5 minuti) dove i coralli sono molto più belli e vivi e c'è una grande varietà di pesci.
Stare a Labuan Bajo ad un prezzo basso è abbastanza facile in quanto è pieno di ostelli con letti in camerata.
La città non è grande ma sta costruendo molti nuovi hotel e resort e al momento l'intera città sembra solo un grande cantiere.
Ho scelto il One Tree Hill Hostel - JALAN VERHOEVEN PANTAI KLUMPANG, DESA BATU CERMIN, 86754 Labuan Bajo.
Il posto è bellissimo, pulito e ben tenuto e i ragazzi che ci lavorano sono gentili e cordiali.
La vista dai balconi e dalla terrazza del bar è semplicemente incredibile.

Purtroppo questo ostello è lontano dal centro della città e l'ultimo km per raggiungerlo è su una strada sterrata quindi è necessario noleggiare un motorino (circa 80.000,00IDR al giorno)
o pagare un taxy (100.000,00 IDR a tratta per il centro città).

Komodo National Park Indonesia: a Paradise for diving and nature lovers

Komodo National Park is for many travellers who go to Indonesia a dream that comes true.
Over there it is possible to see both the dragons and an amazing sea life.
The easyest way to visit Komodo National park is organizing the tour from Labuan Bajo.
The city is quite small and most of the activities on the main road are travel agencies, diving centers, minimarkets and massage centers.
Batik air offer new flights fron Jakarta to Labuan Bajo, but as usual it is better to book it quite in advance, expecially in August as it is high season over there.
It is possible to fly there fron Denpasar - Bali- too with more companies.
A taxy from the airpor to the city center cost about 100.000IDR and anywhere in the city 50.000IDR. It seems they are fixed rates but you can still try to bargain (expecially with moto taxy).

Travel agencies offer different tours to visit few island in komodo national park. Most of these islands are unabited so it is not possible to overnight there, but you can still overnight on board and I think it is just an amazing experience.
1 Day tour just to visit the two islands of Komodo and Rinca and having a nice sunbath at pink beach (on the boat they usually borrow you fins and mask for snorkel, but water there is quite chilly, the reef is not one of the best of the area and the beach is so inviting that it worth to be a bit lazy and just
relax under the sun).
Pink Beach


You can also take a 2 days 1 night or 3 days 2 night tour that will allow you to visit more islands after Komodo and Rica, snorkeilng at Manta point (if you are luky you can see reef mantas!!!) and hiking on Padar island just before sunset and more.
Fun Diving at Manta Point


Unless you don't want to pay a fortune for a private cabin, be prepared to sleep on the boat deck. Boat staff will provide with matress, blankets and pillow.

Food on the boat is quite good and is cooked daily by the boat chef.
Coffee, tea and water are always available and the staff will do its best to make your saty as comfortable as possible.
Of course if you had a pleasant cruise it is always good to leave them a tip at the end of the trip.
In high season (August) the 2 day tour should cost about 800.000 IDR but depending on how posh is the boat and which kind of accomodation you require it can be much higher (1.500.000 IDR for private cabin with air cond).

Sunset in Padar Island

1 Day tour should be cheaper, about 400.000IDR in high season.
I recommend you to ask for the price to different travel agency and ask them also to show you a picture of the boat and services provided.
Some of them include hotel pick up, cinemas on the boat and more...it all depends on your budget, what you want and how good you are to bargain.




If you are a diver, you can't absolutely miss to dive into the Komodo park, and of course can't miss to have at least one dive at the Manta Point.
The site itself is not that nice as most of the coral there is died, but watching mantas swimming at few meters from you is just amazing.
Again I recommend you to ask the price to different diving center and to book with the company that seems more professional as safety while diving is the most important thing. Ask them to let you have a look at the equipment before booking your dive and if they have a first emergency kit on the boat.
Speak with the dive master if he/her is there and let him know if it is long time you don't dive so that he can decide if it is better for you to have a "refresh" or not.
1 day 3 dive with lunch and sometimes breakfast should cost about 1.400.000IDR per person...of course depending on the service given: it could be a bit more or a bit less.

I decided to dive with Divers Paradise (just next door with Komodo Tours & Travel) and I think they are quite professional and the equipment is well kept.
An other options for divers is a few days diving cruise. Some diving center organize it, so you basically have the opportunity to dive on the most of the dive sites in the Komodo marine park (depending on the number of days you book and the level of your diving license).
They usually make 3 dives per day, but some days you will make 2 so that you have time to make some hiking too or watching the dragons in Komodo or Rinca.

Komodo Dragon
Diving the Komodo marine park costs 175.000IDR park fees per day during the week and 250.000IDR on sunday and holiday, while hiking in Komodo with a guide (it is mandatory, as hiking on your own is too dangerouse) costs 65.000IDR park fees during the week and 100.000 IDR on sunday and holiday.
Rinca is less expensive 25.000IDR during the week and with more opportunities to see the dragons as the island is smaller tan Komodo one.

On both islands you can choose the kind of hike you want to do with the guide. They have 3 different level: small, medium and long, depending on how much
time you have and how fit you are and most of all how much hot it is.
The longest one is not so long at the end but stepping up hills under the equatorial sun without any vegetation to shade can be quite hard if you are not
used to hot temperatures.
I booked my 2 days and 1 night cruise with Komodo Explorer Tour & Travel -JlnSoekarno Hatta No.84.
The boat was not one of the best but food was good and the staff was very nice thought they could not speak much of english.
The travel agency is connected with the Gardena hotel next door that owns few huts on the Serya island at 35 minutes by boat from Labuan Bajo.
The island is not into the national Park and huts at Seraya Sunset Beach are very basics, but it is one of the cheapest places I've found on a nearby island and is managed by Mr Paul, an indonesian lad that is very kind and helpful.

Basic huts at Seraya Sunset Beach


Over there electricity is available just from 6.30 pm up to 10 pm. I stayed there 4 nights and nobody has come to clean my room, though it was not really necessary.
The place is very quiet, you can enjoy an amazing sunset and food at the restaurant is cheap and tasty though they take ages to cook it after your order and there is very little choice.
On the island there is not much to do except for snorkeling (in August it is better doing it in the morning as in the afternin there is low tide) and sunbathing.
On the other part of the island there are two luxury resorts that can be reached with just few minutes walk.
One of them have a dive center but I would not recommend to dive with them as prices are much more high than what you can pay diving from Labuan Bajo.
Snorkeling on this side of the island is better than doing it from the susnset beach as over there corals are almost all death while in this side of the island they are much more better and there is a bigger variety of fishes.

Staying in Labuan Bajo at a low price is quite easy as it is full of hostel.
The city is not big but they are building up lot of new hotels and resort and at the moment the whole town seems just a big building site.
I chose the One Tree Hill Hostel - JALAN VERHOEVEN PANTAI KLUMPANG, DESA BATU CERMIN, 86754 Labuan Bajo.
The place is beautiful, clean and well kept and the guys working them are kind and friendly.
The view from the balconies and bar terrace is just amazing.

View from One Tree Hill Hostel's bunk bed 
Though the place is far away from the city center and the last km to reach it are on a dirty road so you need to rent a moped (about 80.000,00IDR per day)
or pay a taxy (100.000,00 IDR each way to the city center).

giovedì 16 agosto 2018

Istanbul: where east and west merge and mix together with perfection

During a flight to Indonesia with the Turkish Airline, I had to stop for more than 11 hours in Istanbul both on the outward and on the way back. This gave me the opportunity to have enough time to go around and take a peek at this wonderful city, a perfect successful cross between Europe and the Middle East, between the Western and Arab world, but with a dash of other dozens of different cultures.

Booking flights I found that the Turkish Airline in case of prolonged waiting between one flight and another (there must be at least 6 hours gap) organizes guided tours of the city.
Upon arrival at the airport you need to exit the arrivals by passing the passport control and then go to the Turkish Airline counter for Hotel reservations which is located on the right, past Starsbruck, immediately after the baggage deposit.


Unfortunately, when I arrived at the airport I took it a bit 'too comfortable and I did not have time to join the last tour of the day. You have to be at the counter to book at least half an hour before and however it varies depending on the availability of seats. I was told that in addition to being too late, there were still no more seats available.
At this point, since I'm not particularly fond of organized tours anyway, I decided to leave my backpack (54 Liras for about 6 hours, but I think it's the full-day rate, you pay after you pick-up the luggages), changed € 20.00 in Turkish Lira and asked for a map and some tips at the information office.

At the information office they told me that it is not advisable to exchange money at the airport because the commissions are too high and only change a few Euros just to buy the metro ticket. They also advised me to change the money at the Garanti counter.
The official exchange rate for € 20.00 was 125.55 Lire and at the counter got 120.25 Liras, as they kept the difference between the commission and taxes.


From the airport you can reach the city both by a bus that arrives directly in the new area of the city center and that directly connects, without intermediate stops, the Atatuk airport with Taksim square, or by metro.
Since I preferred to take a walk through the alleys of the old city I opted for the metro and with a change of line I arrived in just less than an hour at the Sultanhamet stop on the blue line.


To access the metro and any city bus you can buy a rechargeable card that costs 6 Liras and is called Istanbulkarte. On this card you can then load the number of trips you intend to make.
As for the Metro, every time you change the line to the turnstiles unload a trip so to go to Sultanhamet and return must consider a total of 4 trips.
The metro travels exclusively on the surface (it's actually more a modern tram than an undreground train) and this gives the chance to start taking a quick look at the city that is always alive at any time of day or night.

From the metro I realized how in this city dozens of different cultures are melted together and live in harmony (at least apparently).
People are very kind and if a seat is available they do not jump right away as it happens in Italy, but they ask the person next if he wants to seat.


Most women dress up in the western way, some nurture the veil and a few burkas from which only the eyes can be seen (which often have a perfect make-up).


If you are too shy to ask passers-by about the place you want to go there is no problems, just open a map and someone will stop immediately to ask where you want to go and give you directions (without expecting anything in return).




Getting lost in the narrow alleys of the historic center is amazing. Lots of typical restaurants, one more nice thank the other one, souvenir shops, but also art studios, pastry shops displaying phenomenal desserts and tea and spice shops that are hard to resist for someone like me.

Shopkeepers will try to lure you into their shop, but without insisting too much. It can be an opportunity to have a chat with the locals and maybe learn something new or get some advice on where to go.


Some streets are really characteristic, houses made of wood and colored with bright colors and one different from the other.


Among the thousand things worth visiting when going to Istanbul are the Hagia Sophia museum and the Blue Mosque, facing each other and separated by a beautiful and very well kept garden with a beautiful fountain in the center.


In the Hagia Sophia museum one can see how the Middle East and the West have become perfectly integrated.


It is in fact a Roman basilica, later transformed into a mosque, but where incredibly religious paintings and mosaics have not been covered by a coat of paint. On the contrary, the mosaics and the Catholic frescoes are flanked and perfectly integrated with the Muslim religious writings.


The air that reigns within this former temple is so relaxed that even a group of cats decided to make it their home.


The admission ticket costs 40 liras and if you want with another 20 liras you can take the audio guide.




With a pleasant walk in a beautiful colored garden, passing next to various kiosks selling corncobs and chestnuts, but also typical sweets, you get to the blue mosque.Unfortunately when I arrived it was too late and it was no longer possible to visit it, but also from outside it is worth taking a peek.




Before returning to the airport, I decided to taste the typical local cuisine in one of the many restaurants in the area.I know that usually the real cuisine does not taste in the tourist areas, but the time was short and I decided to trust it anyway.


I chose The Kybele restaurant (www.kybelehotel.com), where the owner explained me that a small scene of Carlo Verdone's movie "My Best Enemy" was shot.


The place is very special, in addition to the classic colored tables on the street, the inside is full of antiques and trinkets and going upstairs there is a terrace / garden.


I chose the latter, ordered a good glass of local wine a mix of cold vegetarian mixed appetizers that were served with the classic Arabic bread and then the "Testi" a typical dish that is cooked in small clay jars on the embers and then they break at the moment to pour the contents into a plate. Inside there is meat (you can choose between lamb, chicken and beef) and mixed vegetables.



I have to say that it was all very good, extremely friendly staff, spotless bathroom and nice and quiet environment. It is also possible to smoke hookah.





.


.



venerdì 10 agosto 2018

Istanbul: dove oriente e occidente si fondono e si mescolano insieme alla perfezione

In occasione di un volo verso l’Indonesia con la Turkish Airline mi è capitato di dovermi fermare per più di 11 ore ad Istanbul sia all’andata che al ritorno. Questo mi ha dato modo di avere tempo sufficiente per poter andare in giro a dare una sbirciatina a questa meravigliosa città, perfetto incrocio ben riuscito tra Europa e Medio Oriente, tra mondo occidentale e arabo, ma con una spruzzatina di altre decine di culture diverse.
Prenotando i voli ho scoperto che la Turkish Airline in caso di prolungata attesa tra un volo e un altro (devono esserci almeno 6 ore disponibili) organizza dei tour guidati della città.
All’arrivo in aeroporto bisogna uscire dagli arrivi passando il controllo passaporti e poi andare al bancone Turkish Airline delle prenotazioni Hotel che si trova tutto a destra, passato Starsbruck, subito dopo il deposito bagagli.
Purtroppo al mio arrivo in aeroporto me la sono presa un po' troppo comoda e non ho fatto a tempo ad aggregarmi all’ultimo tour della giornata. Bisogna essere al bancone per prenotarlo almeno mezzora prima e comunque varia in base alla disponibilità di posti. A me è stato detto che oltre ad essere arrivata troppo tardi, non erano comunque rimasti più posti disponibili.
A questo punto, dato che comunque non sono particolarmente amante dei tour organizzati, decido di lasciare al deposito bagagli il mio zainetto (54 Lire per circa 6 re di deposito, ma credo che sia la tariffa valida per l’intera giornata, si paga poi al ritiro), cambiare 20,00 € in Lire turche e chiedere una cartina e qualche dritta all’ufficio informazioni.
All’ufficio informazioni mi hanno detto che non conviene fare il cambio dei soldi in aeroporto perché le commissioni sono troppo alte e di cambiare solo pochi soldi giusto per poter acquistare il biglietto della metro. Mi hanno inoltre consigliato di cambiare i soldi al bancone Garanti.
Il cambio ufficiale per 20,00€ era di 125,55 Lire e al bancone me ne hanno dato 120,25 Lire, trattenendosi la differenza tra commissione e tasse.
Dall’aeroporto si può raggiungere la città o con un autobus che arriva direttamente nella zona nuova della città e che collega direttamente, senza fermate intermedie l’aeroporto Atatuk con piazza Taksim, oppure tramite la metro.
Dato che preferivo fare una passeggiata tra i vicoli della città vecchia ho optato per la metro e con un cambio di linea sono arrivata in poco meno di un’ora alla fermata Sultanhamet sulla linea blu.
Per accedere alla metro e a qualsiasi autobus della città si può acquistare una tessera ricaricabile che costa 6 lire e si chiama Istanbulkart. Su questa tessera poi si possono caricare il numero di viaggi che si intende fare al costo di 2,60 Lire ciascuno.
Per quanto riguarda la Metro, ogni volta che si cambia linea ai tornelli scaricano un viaggio quindi per andare a Sultanhamet e tornare bisogna considerare in tutto 4 viaggi.
La metro viaggia esclusivamente in superficie (è in realtà più un moderno tram) e questo da modo di iniziare a dare uno sguardo veloce alla città che è sempre viva a qualunque ora del giorno e della notte.
Già dalla metro ci si rende conto di come, in questa città decine di culture diverse si fondino insieme e convivano in armonia (almeno all’apparenza).
Le persone sono molto gentili e se si libera un posto a sedere non si fiondano subito come succede da noi, ma chiedono alla persona a fianco se vuol farlo.
La maggior parte delle donne si veste all’occidentale, alcune ortano il velo e poche il burka da cui si possono vedere solo gli occhi (che spesso hanno un make up impeccabile).
Se si è troppo timidi per chiedere informazioni ai passanti riguardo al posto dove si vorrebbe andare non ci sono problemi, basterà aprire una cartina e qualcuno subito si fermerà per chiedervi dove volete andare e darvi indicazioni (senza aspettarsi nulla in cambio).
Perdersi tra le strette viuzze del centro storico è una meraviglia. Tantissimi ristorantini tipici uno più bello dell’altro, negozietti di souvenir, ma anche atelier d’arte, pasticcerie che espongono dolci fenomenali e negozi di the e di spezie a cui per una come me risulta difficile resistere.
I negozianti tenteranno di attirarti nel loro negozio, ma senza insistere troppo. Può essere occasione per scambiare due chiacchere con la gente del posto e magari imparare qualcosa di nuovo o ricevere qualche dritta su dove andare.
Alcune stradine sono davvero caratteristiche, case fatte in legno e colorate con tinte vivaci e una diversa dall’altra.

Tra le mille cose che vale la pena andare a visitare quando si va a Istanbul sono il museo di Hagia Sophia e l moschea blu, site una di fronte all’altra e separate da un giardino bellissimo e molto ben curato con una splendida fontana a centro.





Nel museo di Hagia Sophia ci si può rendere conto di come anche in passato medio oriente e occidente si siano integrati perfettamente.
Si tratta infatti di una basilica romana, trasformata successivamente in moschea, ma dove incredibilmente dipinti e mosaici religiosi non sono stati coperti da una mano di pittura. Al contrario, i mosaici e gli affreschi cattolici si affiancano e si integrano perfettamente con le scritte religiose mussulmane.
L’aria che si respira all’interno di questo ex tempio è talmente rilassata che perfino un gruppo di gatti ha deciso di farne la loro dimora.



Il biglietto di ingresso costa 40 lire e volendo con altre 20 lire si può prendere l’audio guida.
Con una piacevole passeggiata in un bel giardino colorato, passando affianco a vari chioschetti che vendono pannocchie e castagne, ma anche dei dolci tipici,  si arriva alla moschea blu.



Purtroppo quando sono arrivata era troppo tardi e non era più possibile visitarla, ma anche da fuori vale la pena dare una sbirciatina.




Prima i rientrare in aeroporto, ho deciso di assaggiare la cucina tipica locale in uno dei tanti ristorantini della zona.
So che di solito la vera cucina non si assaggia nelle zone turistiche, ma il tempo era poco e ho deciso di fidarmi lo stesso.
Ho scelto il ristorante The Kybele (www.kybelehotel.com), dove il proprietario ci ha spiegato che è stata girata una piccola scena del film di Verdone “Il mio miglior nemico”.
Il  posto è particolarissimo, oltre ai classici tavolini colorati per strada, c’è la parte interna piena di oggetti antichi e chincaglierie e salendo al piano superiore c’è una terrazza/giardino.





Ho scelto quest’ultima, ordinato un buon calice di vino locale un mix di antipasti misti freddi vegetariani che mi hanno servito con il classico pane arabo e poi il “Testi” un piatto tipico che fanno cuocere in piccole giare di terracotta sulla brace e poi rompono al momento per versare il contenuto in un piatto anch’esso di terracotta. Al suo interno c’è carne (si può scegliere tra agnello, pollo e manzo) e verdure miste.
Devo dire che era tutto molto buono, il personale estremamente gentile, bagno pulitissimo e l’ambiente carino e tranquillo. E’ inoltre possibile fumare il narghilè.

domenica 4 agosto 2013

The beauties and smiles of Bali and Gili Air and caos of Java

Here we are, the so much dreamed holidays eventually arrived and it is time to pack and leave for this new adventure.
I grab just a couple of things as I already know that all what I really need is just my passport, some money and a smile.
Final destination: Indonesia
I fly with Ethiad airlines and when I reach the airport of Malpensa I regret I couldn't have done the check in on line due to the fact my printer is broken.
There is a huge cue and it takes me lot of time to do it and pass the security.
Never mind, I'm on holiday after all...forget the rush and take it easy.
To reach Jakarta I have to transit from Abu Dhabi, so my first flight is directed there.
It is the first time I fly with Ethiad and I have to admit the service is excellent and the food deliciouse. Seats are not very large but recline in a quite comfortable way, so I also get to sleep a bit.
I land in Abu Dhabi during sunrise. Desert sunrise from a flight is really amazing.



I have to wait about 5 hours in the airport to get my connection flight. I was tempted to get out of the airport and go to visit a bit of this incredible city but one of the stewart advised me I wouldn't have time enought to come back in time, plus as it was the ramadam I would have found everything closed.
So, after cueuing for the security check I've spent the time wandering arond the shops in the gate all.
You can find there lot brand shops but prices are ridiculously high.
I made the big mistake to change my Euros in Indonesian Rupias over there. Double change was a proper theft!!!
In the airport air cond is very cold and if you have to wait over there for hours as I did I suggest you to take with you warm clothes and socks.
Despite of this useless use of power to "refrigerate" the terminals in the airport you can find lot of advices that invite people to save water and power.


Landing in Jakarta the days just before the end of Ramadan is quite nice. Our flight has been cheered by lot of fireworks all around.
It took me a while to get the Visa and check the passport as when our flight landed there was just one visa office open, so the cue was quite long.
There are two separate exit to choose so, if you are supposed to be picked up by someone and you can't see this person when you get out, try to go to the other exit: you will probably find him there.
In Jakarta I've been at the Ro&Vi Boutique Hotel http://www.hotelrovi.com/about.php
When I've booked I've asked to be picked up at the airport as my flight landed at midnight and I couldn't be bothered to look for a taxy hoping he wouldn't cheat on the price after a so long price.
Pick up service with a taxy sent by the hotel costed me about 200.000 rupias, a bit expensive, but never mind. In the hotel I reserved a suite room (on booking.com it is called executive), that was supposed to be about 28 square meter, but to me it looked quit tiny.
The room itself was nice and quite kitch, but toilet was very dirty, with no room to put your beauty case. Though we were on the 4th floor it was very noise. Bed lines had blood spots and the robe and towels were so dirty I didn't dare to use them. In the room you can find a kettle, noodle soup, teas and coffee and condoms.
I paid 285.000IDR per night, breakfast included.

The hotel is quite close to the city center, at a walking distance from the main square. At the bottom of the building there is an "Holland Bakeries" that bakes fresh cakes every day. You can find some cakes also at the hotel with your breakfast. Buffest breakfast is great with good choice of things: fruit, cakes, rice, eggs, etc...
Jakarta is quite a chaotic city, traffic is so heavy that sometimes it takes 1 hour just to drive 500 meters, so it is not teh best place to visit by foot.
I wantes to visit the mosque and the main church that are one in the front of the other, but because of the ramadam they were both closed.
The main square is huge and is very nice to go there before sunset as it is a sort of meeting point for people from Jakarta. There are lot of street vendors and stalls.
 
 
 
 
After sunset, in the main street around the sqare it is possible to find stalls that sells drugs like Viagra at bargain price.

 

The day I left the hotel I asked for a taxy to the Kampung Rambutan bus station to take a bus to Bogor. The taxy was from Blue Bird, famouse to be quite reliable, but as soon as I got in I noticed the taxy driver was paying a commission to the hotel. After we left, he drove all the way around the city along the toll motorway, the opposite way of the bus station. I noticed it as we passed by the Mangga Dua and Soekarno Hatta Airport that are exactly on the opposite way of where I was supposed to go.
In the end he charged me about 150.000 IDR instead of the 50.000 IDR the hotel said it would had costed.

Kampung Rambutan bus station is quite busy with lot of bus leaving every moment. There is no indication or platform, so the only way to catch a bus is asking people. The best is asking to the policeman on due as most of the time people won't have any iidea of where is the bus you're looking for.
Bus to Bogor costs 30.000 IDR and have air cond. From Bogor I took a minibus to cibods via Punkak Pass. I had read this is a panoramic route, but honestly, I couldn't see anything else than buildings and traffic jam. Furthermore the travel took us about 4 hours because of the traffic, the bus was overcrowded and I had to sit on my own luggage and of course there was no air cond. Trust me, chickes travels more comfortably!!! If you want to go to Cibodas from Bogor I suggest to take a taxy and bargain for the price in advance. It is surely more expensive but at least comfortable. For the minibus I paid 30.000 IDR.
In Cibodas I've spent a couples of days at Cibodas guest house. It is a nice place on the top of a hill. The owner is a balinese who moved there, so the guest house has a balinese style.
Room costed 120.000IDR per night. It was tiny but cleaned, bathroom ensuite but no hot water. As it is on the mountain taking a shower with cold water requires a bit of bravery





lunedì 8 ottobre 2012

Viaggio tra le nevi e l’incanto ghiacciato del Nordland invernale…quando il sole non sorge mai all’orizzonte.




Atterraggio nel Nordland


Sono passati già 8 mesi e ancora non ho trovato un solo momento per mettermi tranquilla e ricordare questo splendido viaggio a caccia di aurore boreali e orche marine fatto la scorso capodanno nel nord della Norvegia.

Oggi ci sono 38 gradi e c’è così tanta umidità che nemmeno al brezza del mare riesce a dare un po’ di sollievo. Certo, fa un po’ strano ricordare gli incantati paesaggi innevati con questo caldo così torrido, ma magari se riesco ad immergermi per bene nei ricordi di questo splendido viaggio, riuscirò anche a sentire un po’ meno caldo.

Dopo aver visto per la prima volta l’aurora boreale durante un viaggio fatto a Tromso (nel Nord-Norge – Lapponia norvegese) nel 2008, sono rimasta affascinata da questo magico fenomeno. Avevo sempre desiderato vederlo di persona e mi aspettavo già di vedere qualcosa di incredibile qualora fossi riuscita a incontrarla, ma nella realtà si è rivelato essere un evento mozzafiato ancora più spettacolare di ciò che mi immaginavo.

All’epoca avevo con me solo una piccola fotocamera compatta da 6 megapixel che mi ha sempre regalato delle ottime foto (considerando che io come fotografa non valgo gran che), ma che stavolta mi ha tradito alle spalle! Nemmeno una, delle centinaia di foto che avrò scattato all’aurora, riportava la benché minima traccia di essa….centinaia di foto tutte completamente nere!!!!

Ovviamente la colpa non è stata della mia povera fotocamera che, nei limiti del possibile, faceva egregiamente il suo mestiere, ma dalla sua proprietaria che si aspettava dalla lente di una compatta foto grandiose scattate al buio…

Così, per il capodanno 2012 ho deciso di partire di nuovo per il nord della Norvegia e di andare a caccia “fotografica” di aurore boreali e orche marine. Stavolta, ho deciso di lascare a casa la mia piccola compatta e ho portato con me una nuova compagna: una bella Canon 600D (che mi sono auto-regalata per Natale) con obiettivo grandangolare 16-35mm f/2.8 gentilmente prestato da una persona a cui tengo tantissimo: il mio paparino!!!

Sì lo so, f 2.8 probabilmente non ce la fa comunque a cogliere la flebile luce dell’aurora, ma le mie finanze non mi permettono di fare di meglio e d’altra parte un pizzico di fortuna sarebbe potuta capitare dalle mie parti comunque, non è vero?

Destinazione del viaggio: isole Lofoten e Nordland, entrambi oltre la linea del circolo polare artico, dove in inverno, per alcune settimane il sole non sorge mai oltre la linea dell’orizzonte.

 



 

Ad essere sincera mi aspettavo di ritrovarmi a vivere una settimana intera nella notte, ma in realtà sono stata felicemente sorpresa di scoprire che, anche se il sole non sorge mai oltre l’orizzonte, durante alcune ore del giorno (più o meno dalle 10,00 alle 14,30) c’è luce a sufficienza da poter avere una visione diurna delle cose. Il che mi ha permesso di apprezzare molto di più lo splendido paesaggio norvegese e di scattare alcune belle foto. Non molte purtroppo, visto che ,a causa del vento, la maggior parte sono venute un po’ mosse.

Il mio viaggio inizia con l’atterraggio all’aeroporto di Oslo Torp dove con sorpresa, durante la discesa dell’aereo scopro che, se gli americani sono considerati da tutto il mondo pazzi per le decorazioni natalizie, i norvegesi non sono da meno…c’erano più luci di natale sulle case che illuminazione sulle strade!

Da Torp, in concomitanza con l’arrivo dei voli, parte un autobus che porta direttamente al centro di Oslo. Comodissimo se non fosse per il fatto che l’autobus che aspettava il nostro volo non era sufficiente per caricare tutti i passeggeri e buona parte delle persone (me compresa ovviamente) abbiamo dovuto attendere circa un ora per quello successivo.

Ad Oslo ho alloggiato all’Anker hostel  (www.ankerhostel.no) a cui sono ormai affezionata. Ogni volta che vado ad Oslo finisco sempre per alloggiare lì in quanto è l’ostello più economico della città ed è vicino alla stazione dove arriva l’autobus dall’aeroporto di Torp.

Inizialmente era davvero un bell’ostello, pulito e con tutte le comodità (camerate ampie dotate di bagno, cucinino, armadietti dove chiudere a chiave gli oggetti di valore, wifi gratuito e al pian terreno un ristorante dove far colazione o mangiare un pasto se non si ha voglia di uscire). Purtroppo con gli anni si sta un po’ degradando. Nei corridoi c’è una puzza terribile e materassi  e cuscini sono quasi tutti macchiati. A dire il vero l’igiene nelle camerate è diventata così scarsa che non mi meraviglierei di trovare le cimici del letto.

Per fortuna che, come in tutta la Norvegia, asciugamani e lenzuola non sono compresi nel prezzo e quindi se ci si ferma diversi giorni conviene portarsi i propri da casa…almeno posso dormire su qualcosa di pulito che una volta tornata a casa finirà in lavatrice a 90°C.

Nella reception sono appesi diversi cartelli che avvisano gli ospiti di stare attenti ai borseggiatori che si trovano nei dintorni dell’ostello. Molti dormitori hanno all’interno un cucinotto che sarebbe fantastico, se solo fosse provvisto di pentole, piatti e posate. Invece nulla, se ti vuoi cucinare qualcosa per risparmiare oltre al cibo ti devi comprare anche la pentola e tutto il resto (a meno che non accetti di pagare 14,00€ per l’attrezzatura) A questo punto faccio prima ad andare a cena fuori alla scoperta della cucina Norvegese!

Il giorno dopo ho il volo per Bodo dall’aeroporto principale di Oslo Gardermoen che ho raggiunto dalla stazione attraverso un treno velocissimo che passa ogni 15 minuti e arriva in aeroporto in 19 minuti. C’è ovviamente anche un autobus che arriva lì con corse frequenti, ma dato che avevo il volo la mattina presto e che ormai i controlli in aeroporto sono sempre più estenuanti, non volevo correre rischi e ho preferito spendere qualche corona in più per il treno. Prezzo del biglietto sola andata 170 Nok (circa 24€) e se compri andata e ritorno non ci sono sconti. E’ sempre meglio acquistare il biglietto alle macchinette automatiche in quanto in biglietteria si pagano 30Nok in più per biglietto. Validare il biglietto prima di salire sul treno.

Sorvolare il Nordland è un’esperienza che merita di essere vista, d’obbligo sedersi vicino al finestrino.

Catene montuose coperte di neve inframmezzate da splendidi laghetti che riflettono le nuvole del cielo, fiordi e riflessi di luce rosa… Nonostante il vetro spesso dell’oblo le foto fatte dall’aereo sono splendide.

 
 
 
 
 
 




















 Arrivata a Bodo corro al banchetto della Six per ritirare l’auto prenotata (una Citroen A1) prima che chiudessero per il capodanno. Quando esco dall’aeroporto e recupero l’auto devo ammettere di aver avuto un attimo di smarrimento:  15cm di neve ghiacciata sulle strade e auto senza catene!!! E mho come la muovo sta macchina da qui????




Ho guardato le altre macchine e visto che tutti andavano tranquillamente in giro senza catene, quindi mi sono fatta coraggio ho messo in moto e….miracolo!! Riuscivo ad andare in giro senza slittare di qui e di lì!!!

Prossima tappa supermercato!

Dato che qui i prezzi di qualsiasi cosa sono esorbitanti e che essendo periodo festivo e di bassa stagione i ristoranti sono quasi tutti chiusi ho pensato che in fin dei conti far la spesa e cucinarmi da sola (confidando nella presenza di pentole e piatti nelle strutture dove alloggerò) può essere un modo per risparmiare qualcosa…povera illusa!!

Premesso che nel supermercato dove sono stata era comunque tutto carissimo, che frutta e verdura erano praticamente inesistenti (lattuga, pomodori, carote e mele) e che il reparto più grosso era quello dei cibi precotti confezionati, mi sono limitata ad acquistare da brava italiana della pasta ovviamente Barilla (della serie quando c’è Barilla c’è casa), sugo di pomodoro, latte e cereali per la colazione, marmellata, olio, acqua minerale, un paio di confezione di formaggi locali già affettati da mettere nei panini, 1 confezione di pane a fette,1 di wurstel, senape, yogurt e due confezioni di cibi precotti (tanto per assaggiare). Totale spesa 200,00€!!!! Paura!!!

La prima notte (che poi è anche la notte di capodanno) la passo al Bodo Vandrerhjem Hostel (www.hihostels.no/vandrerhjem/bodo-vandrerhjem/ ), un ostello molto carino e pulito sito proprio a fianco della stazione ferroviaria e di fronte al molo da dove partono i traghetti per le isole Lofoten.

Le camerate sono minuscole, ma pulite e stavolta le lenzuola sono comprese nel prezzo. Nell’ostello c’è una bella cucina, non molto grande ma fornitissima di tutto ciò che serve in una cucina. Le camerate hanno quasi tutte un piccolissimo bagno e sono dotate di TV che trasmette anche canali via satellite. I prezzi sono ovviamente esorbitanti per essere un ostello, ma è quanto di più economico si può trovare a Bodo. Hanno anche a disposizione camere doppie con bagno per chi non vuol rinunciare alla privacy.

Nel periodo festivo l’ostello è praticamente autogestito, nel senso che per entrare e fare il check in e il check out bisogna contattare telefonicamente sul cellulare un addetto che con calma verrà ad aprire. A parte questo devo dire che mi sono trovata benissimo qui, c’è un ampio parcheggio proprio di fronte e un ambiente internazionale e tutto è molto pulito.

Al momento del check in ho chiesto al tipo se per capodanno organizzavano un veglione o se conosceva qualche ristorante carino dove poter cenare e aspettare la mezzanotte, ma a quanto pare in Norvegia i prezzi sono così alti che anche i Norvegesi (o quanto meno, quelli del nord del Paese) preferiscono fare il cenone a casa con amici e parenti e poi al limite i più giovani vanno in qualche pub ad aspettare la mezzanotte. Risultato: i ristoranti e tutti i negozi chiudono al massimo alle 4 e la città rimane deserta.

Bene!! Dato che non avevo mangiato a tutto il giorno decido x sicurezza di farmi uno spuntino nel primo pomeriggio con un Kebab e coca cola (20,00€) e di farmi poi un giro per la città.
A parte la zona portuale si tratta di un’area residenziale, con tante villette o piccole palazzine addobbate a festa. Ad ogni finestra c’erano addobbi, candele e luci e ovviamente anche lungo le grondaie, le staccionate e ovunque potessero essere messe. Mi sa che qui anche se fosse arrivata l’aurora non me ne sarei accorta affatto con tutte queste luci.

Alle 3 del pomeriggio era già notte fonda e stavo incominciando ad annoiarmi, così prendo la fotocamera e la macchina e decido di esplorare i dintorni della città sperando, dato che il cielo era completamente sgombro, di avvistare l’aurora. Ho percorso la statale 80 in direzione Loding, ma ad un certo punto ho dovuto fermarmi e tornare indietro perché aveva iniziato a nevicare  e c’era un forte vento, soprattutto lungo la costa, e non riuscivo più a distinguere la strada ghiacciata da ciò che non era strada.

Nel tornare indietro mi sono fermata in un paesino (o forse era un quartiere di Bodo) dove ho incontrato una bellissima fiaccolata. Tutti gli abitanti del paese percorrevano la strada principale a piedi, con gli sci o lo slittino con delle bellissime fiaccole in mano.


Alla fine della fiaccolata sono partiti i fuochi d’artificio, tantissimi! Da quel momento in poi ovunque hanno iniziato a lanciare altri fuochi d’artificio così che, dato che mi trovavo lungo la costa, mi sembrava d’essere in Sicilia a Ferragosto, quando a mezzanotte tutti i paesi della costa e dell’entroterra fanno a gara a chi fa i fuochi più belli. Uno spettacolo fantastico! Una sola domanda però mi sorge spontanea: ma perché fanno i fuochi alle 5 del pomeriggio??? In realtà poi i fuochi sono andati avanti tutta la serata fino a mezzanotte.





 




 
Verso le 22,00 l’ostello era deserto. Una coppia di francesi cercavano anche loro un posto dove passare il capodanno ed erano delusissimi di non avere trovato nulla.

Alla fine mi sono decisa e sono andata in un pub. Naturalmente a parte le 2 cameriere e il proprietario il pub era deserto. Ci saranno stati in tutto 6 o 7 avventori e far amicizia è stato facilissimo. I norvegesi sono molto cordiali e aperti e conversare con loro è davvero piacevole e ovviamente a mezzanotte tutti in strada a festeggiare con i fuochi.

Come da tradizione alle 2,30  ero in ostello a cucinarmi cotechino e lenticchie portati dall’Italia insieme ai pochi ingredienti per rendere il piatto profumato e saporito. Mai lasciare che passi il capodanno senza aver mangiato cotechino e lenticchie! Buonissimi tra l’altro!

Il giorno dopo, alle 9 sono già in piedi nonostante fuori sia ancora buio. Il tempo della colazione (inclusa nell’ostello con formula apri il frigo e serviti di ciò che trovi) e finalmente inizia a spuntare un po’ di luce.

Alle 15.30 parte il traghetto per le Lofoten e dato che a Bodo era tutto chiuso e comunque non c’è gran che da vedere decido di partire alla volta del Malestrom (Salstraumen), un gorgo sito non molto distante da Bodo.
Purtroppo questo gorgo non c’è sempre, ma solo a certi orari in base alle maree. Ovviamente non sono riuscita a vederlo, ma il paesaggio della zona è comunque bellissimo e merita il viaggio. Per chi desiderasse vederlo e ha a disposizione qualche giorno di tempo su internet si trovano gli orari (www.bodo.kommune.no/nor/om-bodo-kommune/sentraladministrasjonen/servicekontoret/tourist-information-bodo/ ). Io non li ho guardati perché di tempo non ne avevo e comunque dovevo perdere qualche ora prima del traghetto, quindi sono andata lì con l’idea o la va o la spacca. Ho letto che è anche possibile fare immersioni in questo posto, ma francamente, nonostante sia una diver, non mi verrebbe proprio voglia di farlo.
Il sito è ovviamente turistico e quindi perfettamente attrezzato con campeggi e hotel per pernottare. In estate è pieno di sentieri per il trekking ed aree attrezzate per il picnic. Non fosse così cara la Norvegia ci tornerei più che volentieri.
Una precauzione: sembra che un ottimo posto da cui poter vedere il gorgo sia in cima al ponte che collega i due lembi di terra in mezzo al quale c’è il mare. Fate attenzione al cartello che indica la forza del vento all’inizio del ponte perché anche se alla base non sembra un vento eccessivamente forte man mano che salite vi renderete conto che è davvero forte e rischiate seriamente di essere spinti giù. Io non ho fatto caso al cartello e a ¾ dalla cima mi sono dovuta attaccare con tutte le mie forze al corrimano e tornare indietro.
Poco fuori da Bodo, lungo la strada che va al gorgo c’è un negozio che vende pietre semipreziose con annesso ristorante ( www.bertnesgeosenter.no ). Se vi piace questo genere di cose, fermatevi perché merita davvero un sosta ( e magari un piccolo acquisto). 
Il traghetto per le isole Lofoten parte dal molo di Bodo in direzione Moskenes in perfetto orario nonostante sia uno di quei traghetti che può caricare anche auto e camion. Il biglietto si fa a bordo e costa 604 Nok  (83,00 €) per la macchina e 168 Nok (23,00€) per le persone  (orari visionabili sul sito www.torghatten-nord.no/english/default.aspx ). La traversata dura circa 4 ore e, nonostante il traghetto sia abbastanza grande e stabile, quando il mare è parecchio mosso si sente parecchio. Quindi se soffrite il mal di mare vi consiglio di portarvi appresso i travelgum.
Per chi invece come me non soffre il mare all’interno del traghetto è presente un bar ristorante che serve sia snack e hamburger che piatti tradizionali. Il menu è disponibile solo in norvegese, ma se non c’è gente il personale sarà lieto do spiegarvi in cosa consistono i piatti e ve li porterà al vostro tavolo non appena pronti. Questo è quello che ho ordinato io e che dovrebbe essere un piatto tipico della zona, peccato che non mi sono segnata il nome.
Arrivata a Moskenes ho percorso circa 5 km per arrivare ad Å i Lofoten, ultimo paesino delle Lofoten dove avevo prenotato un letto nell’ostello sopra il museo dello stoccafisso.

Innanzitutto bisogna dire che i proprietari, Elin e Steinar, sono davvero gentilissimi. Mi hanno aiutato per email a capire come meglio arrivare alle Lofoten e quali erano gli orari dei traghetti (inizialmente volevo farmi in macchina tutto il tratto da Oslo a Bodo).

Lui parla perfettamente l’Italiano e al mio arrivo, nonostante fossero in vacanza alle Canarie, mi ha contattata per assicurarsi che il viaggio fosse andato bene e per farmi una bellissima sorpresa: dato che l’ostello era al completo, ha deciso di darmi allo stesso prezzo una delle loro bellissime Rorburer (le classiche casette dei pescatori attualmente restaurate e complete di ogni confort), che solitamente nel periodo invernale tengono chiuse. Il mio soggiorno da loro è stato stupendo, la rorburer era fantastica, affacciava direttamente sul mare e ho dovuto dividerla con altri ragazzi francesi solo una notte.
Se un giorno tornerò alle Lofoten (cosa che spero) sicuramente alloggerò nuovamente presso la loro struttura: www.lofotenferie.com , email: aa-hamna@online.no
 

A proposito delle Lofoten, bisogna dire che il periodo natalizio per loro è bassa stagione e la maggior parte delle strutture turistiche e dei ristoranti è chiusa e i proprietari sono tutti in vacanza (a quanto pare la meta più gettonata sembrano essere le Canarie). Quindi trovare una sistemazione o semplicemente un posto dove mangiare in questo periodo diventa un’impresa e quelle poche strutture aperte hanno ovviamente prezzi esorbitanti. Consiglio quindi vivamente di considerare una sistemazione ove sia possibile utilizzare la cucina per prepararsi i pasti da soli.

I supermercati alle Lofoten sono quasi sempre aperti (eccetto nei giorni di festa) e quindi è comunque possibile fare la spesa.

Durante la mia permanenza alle Lofoten speravo di avere l’opportunità di fare qualche bella ciaspolata (mi sono portata apposta ciaspole e bastoncini in valigia), ma alla fine le ore di luce sono davvero poche e il tempo continua a cambiale da nuvoloso e fortemente ventoso a tormenta di neve improvvisa. Insomma, alla fine ho passato le giornate a girovagare in macchina fotografando gli spettacolari paesaggi.
Ogni angolo di ciascuna delle isolette nasconde una sorpresa e quindi ogni deviazione merita di essere percorsa. Il paesaggio è così drammatico ed affascinante che non riuscivo a smettere di ammirarlo.








 



 

Diverse volte ho incontrato delle bellissime aquile, davvero enormi.  Fermarmi a guardarle mentre cacciavano è stata un’esperienza mozzafiato.

 

Così come mi è mancato il respiro, ma per motivi diversi, quando ho incontrato dei ragazzi che, come se niente fosse, facevano surf in spiaggia!!!

 

 

In questa stagione negozi  presso cui fare acquisti di qualcosa di tipico praticamente non ce ne sono. Io ne ho incontrato uno solo che avrei praticamente svaligiato se solo avessero accettato la carta di credito.

Si tratta di un negozio di prodotti fatti a maglia dalle donne delle isole e poi rivenduti a scopo di beneficienza. Maglioni, guanti di tutti i tipi, borsette, sciarpe e cappelli di diversa foggia, ma anche calzettoni e coperte, tutti lavorati a maglia. Davvero incantevoli!  Il negozio mi sembra che si trovi lungo la E10 prima di Leknes, ma non mi ricordo più esattamente a che altezza. Mi ci ero fermata perché era l’unica luce in mezzo al buio durante una tormenta di neve, quindi non ho focalizzato esattamente dove mi trovavo purtroppo.

Come molti sanno alle Lofoten la temperatura, grazie agli influssi della corrente del golfo, non è mai troppo rigida e in inverno raramente scende sotto i 5-6 gradi, quindi non c’è bisogno di bardarsi come se si andasse al polo nord. Tuttavia soffia costantemente un vento fortissimo e ovviamente freddino, quindi consiglio di potare con se giacca, cappello e guanti antivento.

Purtroppo durante tutte le notti passate alle Lofoten il cielo è stato sempre coperto e non mi è quindi stato possibile cercare la famosa aurora boreale.

Al ritorno dalle Lofoten ho alloggiato 2 notti al Nordnes Camp & Bygdesenter vicino alla cittadina di Saltdal, lungo la E6 (www.nordnescamp.no ). Il campeggio è gigantesco e si trova in un’area naturale incantevole. Andar lì in estate deve essere supendo: boschi e natura incontaminata.

Al mio arrivo sono rimasta davvero sorpresa di scoprire che c’era un sacco di gente che stava lì in roulotte o addirittura in tenda nonostante fosse Gennaio e fuori ci fossero circa -10°C. Ma come fanno????

Io ovviamente non sarei mai sopravvissuta al freddo e ho optato per una sistemazione con tutti i confort: un bel bungalow. La prenotazione l’avevo fatta on line al prezzo di 350 Nok (circa 48,00€ a notte, la sistemazione più economica di tutto il viaggio!) tramite il sito www.booking.com , dove però non diceva nulla riguardo al bagno. Insospettita ho contattato la struttura che in effetti mi ha confermato che il bagno era in un bungalow all’esterno non molto lontano. Attimo di panico! Già mi vedevo attraversare il tratto dai bagni al mio bungalow in accappatoio, con i capelli bagnati a -15°C tra la neve e il ghiaccio!!! Non ce l’avrei mai potuta fare!

Fortunatamente il proprietario, probabilmente intuendo che per un’italiana questo sarebbe stato un grosso ostacolo, si è impietosito e mi ha scritto dicendomi che, dato che era bassa stagione, mi avrebbe concesso di pernottare allo stesso prezzo in un altro bungalow dove il bagno era all’interno. Quando ho letto l’email ero al settimo cielo!!!!

Il bungalow era in effetti  carinissimo, pulito e pieno di ogni confort eccetto uno: l’acqua calda!!!! In realtà il boiler c’era, ma la tanica era minuscola e comunque non riscaldava abbastanza perché l’acqua usciva comunque ghiacciata. Purtroppo me ne sono accorta solo quando già ero mezza bagnata e mi sono quindi rassegnata a fare una doccia lampo e correre poi a raggomitolarmi vicino al calorifero che era invece bollente. Altro inconveniente, il tubo che portava acqua alla doccia era bucato e quindi, uscita dalla doccia, ho trovato il pavimento del bagno completamente allagato.

Ad ogni modo, per festeggiare la prova di coraggio superata (la doccia con acqua ghiacciata) mi sono concessa una cena al ristorante del campeggio. Molto caratteristico e la cucina non è niente male!

Lì ho fatto amicizia con un tipo fuori di testa. Da Oslo si è trasferito lì solo per avere la possibilità di vedere spesso l’aurora e per passare le giornate a pescare salmone nel fiume Saltdal. Ovviamente vive alla giornata e mi ha mostrato tutte le foto che aveva scattato all’aurora col suo cellulare e dei pesci presi.

Ehi, un momento, fermi tutti! Com’è che lui con uno smartphone riesce a fotografare l’aurora e io con la mia compatta non ci sono riuscita?!?
 
Il giorno dopo, sveglia all’alba…anzi, dato che l’alba non esisteva lì, direi sveglia in piena notte per raggiungere il Tysfjord Turistsenter dove organizzano uscite in gommone con l’intento di avvistare le orche marine che in questo periodo dell’anno si cibano di aringhe lungo la costa settentrionale della Norvegia.
Arrivata lì, mi hanno fatto bardare con una tuta speciale che permette di non bagnarsi e di non far penetrare il vento. In effetti funziona perfettamente, peccato che non copra anche i piedi che alla fine della giornata erano completamente congelati.
L’escursione è costata 1050 Nok (circa 144,00€) ed è durata circa 4 ore. Purtroppo delle orche nessuna traccia, ma abbiamo incontrato delle enormi aquile intente a cacciare proprio di fianco al nostro gommone. Un’esperienza davvero unica, resa ancora più bella dall’effetto penombra rosata del giorno polare e dallo splendido paesaggio dei fiordi.
Il Tysfjord Turistsenter (www.tysfjord-Turistsenter.no ) si trova lungo la E6 in direzione Narvik, 6km a sud di Bognes e a 220km da Bodo, nel villaggio di Storjord. La struttura comprende anche un hotel attrezzatissimo con sauna e tutti i confort. Organizza escursioni alla ricerca di balene e orche quasi durante tutto l’anno ed è inoltre possibile scegliere l’opzione di fare snorkeling qualora si dovessero incontrare questi stupendi mammiferi marini (ovviamente pagando un supplemento che, in caso l’avvistamento non avvenga, non viene rimborsato).
 
L’ultima notte al Norden camp l’ho passata quasi interamente al freddo in quanto finalmente il cielo era sereno e quindi avevo la speranza di poter vedere l’aurora. Purtroppo così non è stato, ma la stellata che ho potuto ammirare, con tanto di stelle cadenti, è stata comunque bellissima.
Il giorno successivo rientro a Bodo per prendere il volo per Oslo. Mezza giornata a spasso per il centro della città, pieno di negozi e ristoranti aperti a tutte le ore come ogni capitale europea che si rispetti e in serata volo Ryanair per l’Italia.
In assoluto direi che questo è stato il viaggio più costoso che abbia mai fatto. Tra voli, pernottamenti, cibo, auto, benzina ed escursione in gommone ho speso circa 1.900,00 € per una settimana. Purtroppo devo ammettere che la Norvegia sta diventando sempre più cara (nel 2008 il viaggio fatto a Tromso era costato meno della metà)  e difficilmente in un futuro prossimo mi potrò permettere un nuovo viaggio in questo splendido Paese che invece meriterebbe di essere visitato molto di più.